Consigli utili

Come vestirsi per andare in montagna

Per qualsiasi attività in montagna, è importante scegliere un abbigliamento che mantenga il corpo asciutto, caldo e che permetta di evitare sia la condensazione del sudore che di bagnarsi con pioggia e neve. Premesso ciò, per un abbigliamento da montagna ottimale in grado cioè di combattere le basse temperature, conviene optare per capi specifici oppure per un abbigliamento a tre strati. Quest’ultimo tra l’altro è particolarmente indicato per temperature estreme.

L’abbigliamento da montagna per stabilizzare la temperatura corporea

Mantenere stabile la temperatura corporea quando ci si reca in montagna è importante poiché facilita la pratica di qualsiasi attività che si intende effettuare. Da ciò si evince che scegliere capi di abbigliamento tecnico da montagna (vedi qui: https://www.mountainexperience.it/it/abbigliamento/abbigliamento-montagna-uomo) significa poter affrontare le diverse condizioni climatiche che il contesto propone. Giacche in poliestere imbottite, pantaloni anch’essi a doppio strato e altri accessori come guanti, cappelli e sciarpe si rivelano preziosi capi di abbigliamento tecnico da trekking ed ideali per vivere intensamente e con il massimo del comfort le escursioni più estreme in montagna.

Considerare l’uso di un abbigliamento di primo strato

Quando ci si deve vestire per percorrere sentieri montuosi, è opportuno considerare l’uso di un
abbigliamento da montagna di primo strato. La sua funzione principale è di mantenere il sudore lontano dalla pelle evitando che il corpo avverta la sensazione di umidità e che si raffreddi. Per ottemperare a ciò, è possibile acquistare sui siti online preposti alla vendita materiali non assorbenti costituiti da fibre sintetiche (poliestere e polipropilene) oppure lana di nuova generazione che lascia passare tutto il sudore prodotto dal corpo. Questa nuova tipologia di tessuto è tra l’altro pregiata e permette di espellere l’umidità molto meglio di quello sintetico. Da evitare sono tuttavia magliette di cotone che si inzuppano facilmente (possono assorbire quattro volte il loro peso in acqua) e impiegano molto tempo ad asciugarsi. Per quanto riguarda invece i pantaloni non devono necessariamente avere le stesse caratteristiche di una t-shirt, poiché le gambe resistono molto meglio alle basse temperature, soprattutto se si pratica un’attività in cui sono in continuo movimento.

Optare per un funzionale abbigliamento da secondo strato

L’abbigliamento di secondo strato va scelto per un motivo molto semplice; infatti, serve ad isolare il corpo. I capi di abbigliamento montagna da uomo ma disponibili anche da donna, seppur non riscaldano direttamente, svolgono comunque un ruolo ideale per trattenere il calore generato dal corpo e impedirne il raffreddamento, favorendo nel contempo l’evacuazione del sudore. In tal senso l’idea è di utilizzare materiali isolanti che, anche bagnati, riescano a mantenere intatte le loro proprietà traspiranti. Per fare qualche esempio sul mercato sono disponibili capi d’abbigliamento realizzati con un’ampia varietà di fibre sintetiche (poliestere) e naturali (lana) che svolgono questa funzione. Come nello strato precedente, le fibre sintetiche si rivelano meno assorbenti, facilitando una migliore traspirazione, oltre ad asciugarsi più rapidamente. Le fibre naturali invece hanno solo il vantaggio di trattenere più calore, quindi di solito vengono mescolate con quelle sintetiche allo scopo di migliorarne le proprietà. All’interno del secondo strato possiamo tra l’altro trovare delle fodere in pile ossia un altro materiale ideale per tenere a caldo il corpo in alta quota. A margine vale la pena aggiungere che in occasione di un’escursione in montagna, si può optare anche per capi che svolgono la funzione di terzo strato. Per fare un esempio si tratta di indumenti impermeabili ideali per proteggere il corpo dall’umidità esterna nonché da pioggia e neve. Questo terzo strato va tuttavia scelto il più traspirante possibile, poiché come accennato all’inizio, il sudore può inzuppare i vestiti, causando disagio e provocando talvolta persino ipotermia.

Similar Posts